Il tempo del silenzio è un tempo lento...ento..nto..to..o
e forse è anche un tempo del vuoto se riechiegga i nostri contenuti.
Rischiamo spesso di confondere il silenzio e il vuoto.
Si distinguono? Si sovrappongono? Si cercano? Si conoscono?
Forse sono fedeli compagni che seduti uno accanto all’altro sanno restare in attesa...
in attesa di un suono? Che rompe il silenzio e riempie il vuoto?
Che trasforma la loro natura in altro? Che minaccerà o supporterà la loro relazione?
Che l’attesa sia lunga, breve, imprevedibile nelle loro forme cangianti, quando saranno colti dal perturbante....stanno lì, uno vicino all’altro, che tremino, che vibrino, pacati o assopiti, sereni o fiduciosi, eccitati o spaventati, stanno, rimangono, restano, in quello spazio e in quel tempo che passa vivente...
dal silenzio e dal vuoto apprendiamo l’arte del vivere...oggi
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