Quante volte nella nostra esistenza ci confrontiamo con il senso di perdita, non tanto intesa come sconfitta o insuccesso , quanto più come sensazione di mancanza e nostalgia.
Il tempo che caratterizza la nostra durata e trasformazione quotidiana è uno dei principali fautori di questo vissuto... è come se ci scontrassimo ogni istante con qualcosa che se ne va, che si allontana da noi. Nella vita incrociamo e salutiamo luoghi, esperienze , persone soprattutto, condividiamo e ci scambiamo pezzi di strada, tessere uniche di puzzles, attimi fugaci , anni indimenticabili...
Lutti e separazioni stracciano il nostro narrarci insieme all'altro, il racconto si chiude, l'altro smette di esistere e noi con lui. La perdita apre un varco di dolore e vuoto..che ci risucchia giù fino a un fondo mai concepito, inatteso ...
E là, distesi a terra nel silenzio, percepiamo forte il battito del nostro cuore e il respiro tra le narici... è il nostro corpo, quello che non abbiamo mai perso nonostante le sue continue metamorfosi, a ricordarci che siamo vivi, sopravvissuti...alla perdita..
A rammentarci che quella perdita è in realtà l'esperienza di un'acquisizione nuova, è una forma che si aggiunge al nostro essere, è una voce , un ingrediente...che il tempo di un'elaborazione , accompagnata e condivisa, integrerà nel nostro inarrestabile divenire...adulti, uomini , donne, in vita..
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